Un episodio della seconda guerra mondiale a Rometta Marea.

Tra i documenti dell’Archivio Storico di Rometta vi sono atti che parlano di eventi accaduti nel nostro territorio durante il secondo conflitto mondiale.

Siamo tra gennaio e febbraio 1943, l’Italia è al massimo del suo sforzo bellico. Dall’ottobre del 42, le navi italiane cercano di portare in Nord Africa i rifornimenti per l’esercito italiano impegnato in una disperata battaglia contro le forze alleate. La flotta inglese attacca le navi italiane nel tentativo di fermare i rifornimenti. In questo periodo l’attività della Marina Italiana sarà concentrata sulla rotta libica, che verrà battezzata dagli equipaggi “la rotta della morte”, a causa dell’enorme numero di perdite.

Molteplici furono le cause per le quali le quali la flotta militare e commerciale italiana perse numeroso naviglio durante il conflitto Le principali furono senz’altro gli attacchi dei sommergibili e quelli degli aerei. Questi ultimi risultavano micidiali, sia durante la navigazione nei convogli, sia durante le soste nei porti. Durante la navigazione verso la costa africana, gli attacchi condotti nella maggior parte dei casi con aerei siluranti Beaufort o Wellington, avvenivano al tramonto o durante la sera, alla luce dei bengala e quando i britannici erano sicuri di non incontrare alcuna opposizione dagli eventuali aerei di scorta della Regia Aeronautica.

Rometta (ME) – Tratto di spiaggia di Rometta Marea

Nella notte del 16 gennaio, al largo del Golfo di Milazzo viene affondato un grosso mercantile italiano diretto verso le coste libiche. E tra il 17 e il 19 sulla spiaggia di Rometta Marea il mare restituisce alcuni corpi di marinai. La popolazione e il Comune interviene per ricomporre pietosamente i corpi irriconoscibili e per dare loro la degna sepoltura. Successivamente, nella notte del 12 febbraio, una nave da guerra italiana di scorta ad un convoglio mercantile viene affondata da un sommergibile inglese al largo di Stromboli. Anche questa volta il mare, nei giorni successivi, tra il 13 e il 14, restituisce i corpi senza vita di alcuni marinai italiani.

Il documento, deliberazione del Podestà n. 15 del 21 maggio 1943, che si trova in Archivio riguarda la delibera del Podestà di Rometta che liquida le spese che sono dovute sia per il ricomponimento delle salme dei marinai e sia per la tumulazione nei due Cimiteri di Rometta, quello di Sant’Andrea e di Rometta. Dalla Delibera si ricava che i marinai ritrovati sulle spiagge di Rometta Marea sono 15.  Il Podestà, Giuseppe Visalli delibera di pagare i fornitori delle casse funebri occorrenti per i marinai morti e il trasporto nei due cimiteri di Rometta per la tumulazione. Inoltre, chiede al Ministero della Guerra, Direzione Generale della Sanità Militare, il rimborso delle spese sostenute che ammontano a lire 13.585.

NOTIZIE GENERALI.

Tra il 10 giugno 1940 ed il 13 maggio 1943 la Marina italiana perse sulla rotta libica circa un milione di tonnellate di naviglio mercantile, decine di unità militari con i loro equipaggi e 22.735 soldati italiani.

E a queste gravi perdite, s’aggiunsero le decine di navi affondate o danneggiate nei porti tunisini dalla strapotente aviazione alleata.

Tra l’11 novembre 1942 e il 13 maggio 1943, furono organizzati 276 convogli con 438 navi-viaggio (per 1.333.297 t.): il 24% (271.387 t.) fu affondato, ma arrivarono nei porti della Tunisia 72.000 dei 78.000 soldati partiti dall’Italia (pari al 93%), mentre andò perduto il 28% del materiale. Fu questo il vero periodo della “rotta della morte”, sulla quale si persero 84 mercantili, oltre ad una ventina di navi da guerra; in due dei quotidiani scontri avvenuti nel mare di Sicilia toccò da vicino anche Rometta.